per una scuola protagonista


le sudate carte

la musica contemporanea

 

 

di Gabriella Ciuffetta e Sara Toraro IIIA

 

 

l Novecento è segnato da due conflitti mondiali: la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale, dalla Guerra Fredda, tra due fazioni ben distinte sia al livello ideologico, politico che economico, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e gli Stati Uniti.

Anche dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, che segna la fine della tensione tra i due blocchi, il modo è scosso da numerosi conflitti scoppiati in altri Stati, ma anche da attentati terroristici.

Nel secondo dopoguerra il rapido sviluppo della scienza e della tecnologia portano all’invenzione del computer che porta al cambiamento del sistema delle comunicazioni. Il mondo diventa così un “villaggio globale” in cui le idee, le opinioni, i pensieri , la affermazioni delle perone circolano in modo sempre più rapido.

Nonostante tutto il progresso scientifico e tecnologico non avanzano di pari passo con l’affermazione dei valori umani, così che le varie tensioni che si diffondono nel mondo, il clima agitato che persiste nel pianeta, influenza le persone nel modo di comportarsi, di esporsi agli altri, questo avviene soprattutto per gli artisti quindi pittori, letterati e musicisti e tutto questo influenza pesantemente le produzioni musicali.

I musicisti e gli artisti in generale hanno bisogno di rinnovamento e per questo che i pittori non fanno più riferimento alle regole tradizionali di forma e prospettiva; mentre le persone in ambito musicale non badano più alle scale, alle armonie del passato e non rispettano più gli schemi compositivi già usati precedentemente, ma utilizzano tecniche nuove. I compositori di musica, non riconoscendosi mai in uno stile o nell’altro adottano contemporaneamente più soluzioni, alla ricerca di un’espressione musicale. Viene definita comunemente musica contemporanea la musica composta nel XX secolo. Nasce in contrapposizione alla tradizione romantica europea del XIX secolo. La musica contemporanea può essere chiamata anche musica d’avanguardia e musica sperimentale. Per esporre la musica contemporanea ci sono moltissimi festival in tutto il mondo.

I caratteri della musica contemporanea come appena detto sono innovati e molteplici.

È frequente l’utilizzo delle dissonanze cioè suoni non in armonia tra loro, che attribuiscono ai brani un carattere rivoluzionario e vengono arricchiti di sonorità forti e spesso aspre.

La musica di questo periodo è ricca inoltre di effetti sonori come per esempio il suono della ruota della lotteria, il ticchettio della macchina da scrivere, i colpi sparati da una pistola, la sirena di una nave. Questi effetti musicale possono provenire sa dall’ambiente, ma anche dalle nuove tecnologie quali il computer. L’esecutore mette in primo piano questi effetti sonori attribuisce alla musica vera e propria un ruolo di sottofondo. Un altro carattere evidente di questo tipo di musica è la preponderante estraneità ai codici comunicativi dominanti nella società, come ad esempio il codice ritmico, che oggettivamente porta ad una crisi nel rapporto con il pubblico. Genere dove sicuramente si è accumulato gran parte del sapere della tradizione colta occidentale, ha poi in alcuni settori sostituito progressivamente il valore artistico di un’opera con il “marchio di garanzia scientifica”, per cui il valore di un oggetto musicale è misurato, rispetto al suo valore scientifico, aldilà del significato artistico e comunicativo di un opera. Parallelamente alle nuove invenzioni tecnologiche, nascono nuovi strumenti musicali, come le onde Martenot, strumento inventato negli anni Cinquanta da Oliver Messiaen. Le onde Martenot è uno strumento elettrofono a tastiera, capace di passare facilmente dal piano al fortissimo e permette di ottenere svariati timbri. Un’altra caratteristica fondamentale e innovativa di questa musica è il recupero delle tradizioni, accanto a stili innovativi, per esempio vengono composti brani nei quali viene inserita la musica popolare del paese di origine del compositore, che spesso non era italiano. Un altro carattere fondamentale è la contaminazione di vari stili anche profondamente diversi tra loro. Per esempio si possono abbinare tra oro la polifonia sacra rinascimentale con un brano del XVI secolo, con l’improvvisazione del sassofono soprano. Anche la voce viene utilizzata in modo innovativo e il testo non deve solo comunicare qualcosa di senso compiuto. Le parole essendo formaste da suoni, vengono considerate solo per la loro musicalità.

La musica contemporanea è innovativa e come tale ha delle tecniche compositive rinnovate.

Anche se cambiata la musica atonale, continua a far riferimento alle scale, agli accordi ai parametri musicali che hanno caratterizzato tutta la musica precedente.

Alcuni musicisti considerano questi parametri molto opprimenti e non riescono a farli esprimere pienamente, per questo che nella musica atonale si decide di abolire le scale di modo maggiore e minore, gli accordi e tutti gli altri parametri.

In questo periodo viene teorizzata da Arnold Schonberg la musica dodecafonica che si avvale di una serie di dodici suoni ordinati secondo un criterio innovativo. Ogni nota ha un valore egualmente importante e non può essere ripetuta finché la serie di dodici suoni non è stata completata.

Una nuova tecnica compositiva è la musica concreta, nella quale vengono utilizzati suoni provenienti dall’ambiente o che provengono da apparecchiature innovative, quali il computer.

Negli anni 50 del XX secolo nasce la musica aleatoria nella quale la disposizione di brevi e vari elementi compositivi viene affidata al caso, come per esempio brevi melodie, frammenti ritmici, effetti sonori e suoni vari. L’interprete ha anche l’opportunità di scegliere varie possibilità esecutive o di lasciare alcune parti dello spartito bianche e vuote, in questo caso si parla di “opera aperta”.

Negli anni 60 del secolo scorso, il minimalismo ha come scopo l’immediatezza del linguaggio. Il minimalismo si basa sulla ripetizione di semplici modelli ritmici e brevi melodie. Durante la ripetizione questi modelli subiscono delle trasformazioni e creano un effetto ipnotico.

Nel melodramma gli artisti sperimentano nuove correnti musicale.

Continuando al tradizione dell’Ottocento, anche nel Novecento il balletto russo è quello di maggiore successo, grazie anche a Igor Stravinskij.

A Isadora Duncan si deve l’affermazione della danza libera, caratterizzata dai movimenti liberi del corpo.

Esistono moltissime cause per cui la musica contemporanea non può definirsi la musica di oggi. Per esempio l’idea ancora diffusa oggi nei musicisti contemporanei di sentirsi “centro” di un processo storico, trova parte delle sue radici nel secolo scorso , in un momento storico in cui all’espansione dell’arte borghese corrispondeva un‘effettiva egemonia e centralità economico-politica dell’Europa. Oggi il pensiero artistico non si è adeguato al fatto che il Novecento, storicamente ha segnato la fine di questa centralità e dei modelli che questa ha prodotto, non solo in Europa. E se sul piano storico, politico ed economico si può considerare il Novecento il “secolo americano” sul piano musicale, si potrebbe senza dubbio definire il secolo afroamericano, sia perché da lì hanno origine a cavallo tra due secoli, modelli musicali che poi saranno dominanti in tutto il mondo, sia soprattutto nel senso di una rivoluzione delle prassi esecutive che ha portato ad una centralità del corpo umano. Che non resta un fenomeno estraneo alla cultura occidentale. È come se dopo due secoli in cui il segno grafico si era andato progressivamente astraendo del suono l’oralità, abbia fatto di nuovo irruzione grazie alle novità tecnologiche. Comunque a tutto questo non deve corrispondere un adeguatamento stilistico da parte di chi compone musica.

Su un piano sociale in questo secolo c’è il problema di come si sono ridefiniti i rapporti tra la società borghese e le propria creatività. In questo senso la musica del 900, intesa come rapporto tra creazione e fruizione, che appare come la sovrapposizione di due coni incrociati, dove uno, quello della musica extracolta si allarga e l’altro quello della musica colta si esaurisce, finendo ai margini della storia, in quanto si è nella storia fino a quando si ha la capacità di incidere realmente nella storia.

Ciuffetta e Totaro 3A