per una scuola protagonista
REDAZIONE ESTERI
Commento di Matteo all’articolo di Lilly Gruber sulla guerra in TV.
I giornalisti fanno un lavoro molto rischioso e devono stare molto attenti. Chi ci può dare informazioni sulla situazione irachena?
La seconda ragione è chiaramente politica,la guerra in Iraq non viene recepita come success-story. Bisogna convincere l’opinione pubblica che è dietro l’angolo,gli Stati Uniti sonno che vogliono. Bisogna dimostrare che esiste una situazione militare un problema è preminentemente politico, l’esercito più potente del mondo può sconfiggere un’insurrezione.
La situazione è sempre ingarbugliata la stampa è ridotta,la stampa è ridotta più spesso a mero portavoce delle tragedie e delle manipolazioni la ricostruzione televisiva è sempre più difficile. Per impedire la dura realtà dei fatti abbia il sopravvento deve entrare Hollywood per trasformare una verità più difficile da ammettere,il canale americano FX che appartiene alla Fox di Rupert Murdoch ha deciso di mettere in onda una trasmissione chiamata “Over there”,lui regista di “Hill Street Blues”, “NYPD Blues” due serial tv di grande successo. L’idea di rappresentare la missione dei soldati americani come era stato fatto con “Band of Brothers” il seguito televisivo del film “Salvate il soldato Ryan”.
È la prima volta che la televisione si appropria di un conflitto prima che sia concluso, e ne fa addirittura una telenovela , è una manipolazione che condurrà il pubblico a vedere la guerra attraverso un racconto.
La macchina della propaganda americana aveva tentato l’esperienza con la storia di Jessica Linch, quella donna fatta prigioniera dagli Iracheni ferita curata in un ospedale in Iraq , che sosteneva di aver combattuto e aver opposto resistenza. La Linch sosteneva inoltre di essersi arresa per mancanza di munizioni. Un commando americano l’aveva liberata è riportata negli Stati Uniti ed è stata portata in trionfo, ma era tutto falso: la storia delle munizioni, le ferite, la prigionia e la liberazione. Ha finito per confessarlo ma ormai troppo tardi , Hollywood, impossessata della sua storia ne ha fatto un film “Saving Jessica Lynch”.
Oggi assistiamo alla manipolazione in tutte la guerre lanciate da Bush , la fiction televisiva sembra sostituirsi alla realtà e questa evoluzione è necessaria per evitare che l’opinione pubblica si ribelli . E che metta sotto pressione i governi che per impegnare il loro paese in un confitto , hanno ignorato le protese della maggioranza dei cittadini contrari ala guerra . L’abbiamo visto in Gran Bretagna e in Italia , e i governanti vogliono farci vivere nel migliore dei mondi televisivi.
Questo paradiso è l’inferno della democrazia.
Di Bora Matteo 2c (MEDIALAB 2009)
l'articolo di Lylli gruber sulla guerra in televisione. di STANCIU ALEX
La televisione mette in scena la realtà senza mai raccontarla,senza mai spiegarla.
In Iraq la televisione mostra delle immagini molto lontane dalla complessità della situazione. Le immagini sono ripetitive e per questo in tv danno assuefazione cioè il pubblico si abitua.
Per le spiegazioni ci sono i comunicati ufficiali che svolgono la funzione da chiavi di lettura. La morte di decine e centinaia di terroristi ricorda il “body count” delle guerre in Vietnam. I conti erano tutti sbagliati perché il pentagono aveva bisogno di numeri.
Dove sono le decine di migliaia di morti iracheni, i 25.000 soldati americani feriti. L’economia tuttora e paralizzata, la corruzione ce ha visto evaporare milioni di dollari dei contribuenti americani. Dove le immagini del Parlamento per metà vuoto quando i deputati votano per formare un governo?
Due regioni spiegano l’assenza di una copertura trasparente della guerra in Iraq. Le televisioni occidentali, tranne BBC e la CCN, se ne sonno andate dall’Iraq. Ci tornano di tanto in tanto per i grandi avvenimenti come le elezioni del 30 gennaio scorso. Ma non tentano più a presentare un quadro accurato della situazione.
La seconda regione è legata alla prima ed e politica. La storia della guerra in Iraq non viene recepita ancora come success-story. Bisogna convincere l’opinione pubblica che la democrazia è dietro l’angolo. Gli Stati Uniti sanno quello che vogliono ma bisogna ancora dimostrare che c’è una soluzione militare ad un problema preminentemente politico.
La situazione è sempre più ingarbugliata. La stampa scritta e più ridotta sempre più spesso. E la ricostruzione televisiva è sempre più difficile da giustificare. Murdoch ha deciso di mettere in onda una trasmissione di nome “Over there” con lo stesso regista “Hill Street Bues” e “NYPD Blues”, due serial tv polizieschi di grande successo.
La prima volta che la televisione appropria di un conflitto ancor prima che sia finito.
La macchina della propaganda americana aveva gia l’esperienza con la storia di Jessica Lynch. Quella donna soldato fatta prigioniera dagli Iracheni.
Oggi assistiamo alla stessa manipolazione in tutte le guerre lanciate dall’amministrazione Bush. Questa evoluzione è necessaria per evitare che l’opinione pubblica si ribelli.
Stanciu Alex 2B
qui sotto le dichiarazioni di pat tillamn ( fratello di un ufficiale ucciso da fuoco amico che ammette il fatto) e jessica linch di fronte al tribunale militare che ammette di aver mentito.
News
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Ad Aprilia c'è L'INFORMAGIOVANI!!! di Valerio Antolini e Andrea Pellegrino IIIB
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Rassegna Stampa da " LA GAZZETTA DEGLI AURUNCI" 28 febbraio 2008
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